Il Giornale dell’Ingegnere
BIM Stories
Storie di Bimizzazione di Organizzazioni tecniche
Con la tappa odierna del nostro viaggio approdiamo finalmente in cantiere, fase cruciale per cogliere i frutti di una progettazione in BIM in contemporanea per le tre discipline principali: Architettura, Strutture e Impianti. Se il progetto è stato redatto secondo i canoni della interazione digitale, tutto il tempo speso (in più rispetto a metodi 2D) in questa fase dovrebbe essere restituito, con gli interessi, in fase di cantiere, dove tutte le interferenze e/o incongruenze e/o imprecisioni dovrebbero già essere state risolte ed il lavoro dovrebbe fluire senza o con molti meno intoppi. A maggior ragione se sono state contaminate di BIM anche le attività di Progettazione della Sicurezza.
Ma gli strumenti, le informazioni e le rappresentazioni in cantiere, per le lavorazioni, la fasizzazione, la DL, il PM e la sicurezza (8D), sono specifiche ed “altre” rispetto a quelle necessarie nelle fasi di progettazione e la tecnologia BIM in questa fase è forse meno evoluta ma sicuramente meno applicata e misurata che nelle fasi precedenti.
Ciononostante ed inesorabilmente le organizzazioni che operano prevalentemente o comunque massicciamente in fase di cantiere si stanno cimentando nell’utilizzo delle tecnologie esistenti e, come in tutte le attività pioneristiche, per ottenere risultati devono procedere per prova ed errore, pagando lo scotto di eventuali insuccessi ma anche maturando molta esperienza rispetto a chi non si ingaggia su nuove strade.
Per raccontarci lo stato dell’arte della propria organizzazione in questi campi ci riceve oggi la J+S Spa nella persona dell’Ing. Andrea Iannone, CEO e socio fondatore della engineering, assieme all’Arch. Federico Sturaro, socio e Coordinatore della BU architettura che, con la consulenza del Prof. Marco Trani, che nella BIMizzazione del cantiere e della sicurezza è sicuramente una punta di diamante nazionale, hanno portato molto avanti le applicazioni concrete ottenendo riscontri molto positivi e che, in alcuni casi complessi, hanno reso fattibili situazioni oltre il limite degli strumenti usuali.
Ma la J+S opera non solamente nella edilizia civile ma anche nelle Infrastrutture, disciplina che, anch’essa, è stata contaminata dal BIM in epoca più recente e la J+S, che ha nel suo DNA l’esplorazione di nuovi strumenti e tecnologie, non poteva non esplorare ed applicare il BIM anche in questo campo in cui ci accompagnerà l’Ing, Matteo Bernareggi, socio e Coordinatore della BU Infrastrutture. Anzi, inizieremo proprio con il tema della progettazione delle infrastrutture per poi trattare, a consuntivo di tutte le discipline, la visitazione del cantiere.ABSTRACT
Livio Izzo
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