La tecnologia del CCS (Cattura e Stoccaggio della Co2) e del CCUS (Cattura, Stoccaggio ed Uso della Co2) sta attirando l’attenzione di chi opera in settori produttivi che attualmente rilasciano in atmosfera forti quantità di questo gas, conclamata causa dei cambiamenti climatici del nostro pianeta. In quest’articolo, un Collega dell’ENEA, ci lascia una panoramica informativa su questo argomento.
Il processo base, teoricamente più semplice, consiste: 1) cattura della Co2 dai combustibili fossili; 2) trasporto della Co2 ai siti di stoccaggio: 3) stoccaggio geologico in siti profondi. Si presume che questa procedura porterebbe ad un aumento dei costi industriali dal 5 al 10%.
Si pensa che anche l’utilizzo di E-fluid, se i reagenti utilizzati per la sintesi (H2 e Co2) sono di origine rinnovabile, così sarà il prodotto sintetizzato.
Sono in corso progetti (non molti) per testare i due procedimenti. Ad essi dovrebbero essere interessate le principali industrie che, come sottoprodotto di scarto, producono Co2 in quantità molto rilevante.
Il fatto che le due tecnologie non siano attualmente molto utilizzate, il parere personale di chi scrive questo abstract, è che la ricerca in questa direzione venga comunque portata avanti, perché potrebbe essere molto utile anche dopo il raggiungimento degli obiettivi che l’umanità si è fissata per il 2050.
GG
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