Il datore di lavoro è il nuovo soggetto destinatario di obblighi formativi.
È indubbio ed estremamente opportuno che tale fondamentale figura della sicurezza sia consapevole del proprio ruolo e dell’importanza dell’integrazione della gestione della sicurezza nella gestione aziendale.
Ancora non sappiamo quali siano i contenuti di questa formazione obbligatoria. Tuttavia alcune riflessioni sono forse necessarie.
La formazione fatta finora per le altre figure della sicurezza – lavoratori compresi – non è risultata essere così efficace come ci si aspettava. Negli ultimi anni se ne è fatta molta, ma i numeri degli infortuni non sono calati. Perché quindi decidere di estendere l’obbligo ad altre figure invece di pensare a soluzioni di diversa natura?
Il Testo unico non aveva previsto una specifica figura da affiancare al Datore di lavoro al fine di fornire tutto il supporto tecnico necessario? Era veramente necessario prevedere altra formazione o si poteva puntare sulla valorizzazione delle figure del RSPP e del Medico competente affinché il datore di lavoro ne comprendesse in pieno utilità e potenzialità?
E infine, le scelte del legislatore – ancora una volta – sono state condizionate dall’urgenza di dare risposte piuttosto che valutate e ragionate per dar loro coerenza e piena efficacia?
Non resta che attendere il 30 giugno prossimo – data assegnata alla Conferenza Stato Regioni per definire durata, contenuti minimi e modalità della formazione – per comprendere meglio le intenzioni di queste nuove disposizioni.
Tuttavia, pur di avere un Accordo dai contenuti solidi e di univoca interpretazione, siamo certamente disposti ad attendere qualche mese di più.
Chiara Marinoni
Commissione Sicurezza
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