La qualità dell’aria in ambienti confinati, soprattutto con la pandemia, diventa un aspetto molto importante da tenere in considerazione nell’edilizia, sia quella esistente sia nelle nuove costruzioni.
Si propone una attenta analisi delle tipologie di inquinanti e dell’effetto che gli stessi possono causare sull’uomo.
Lo sviluppo di tecnologie impiantistiche di VMC o comunque sistemi di ricambio d’aria con sezioni di recupero calore e sezioni filtranti diventano elementi imprescindibili nei locali chiusi climatizzati.
Ing. Marta Mascheroni
Aprire le finestre per ricambiare l’aria è un gesto a tutti familiare e naturale ma spesso lo compiamo non coscienti delle (contro)implicazioni nè delle alternative che ci offre la tecnologia: la Ventilazione Meccanica Controllata.
Se non “addetti ai lavori”, come i ns Colleghi impiantisti sicuramente sa(p)ranno, pensiamo inconsciamente che la VMC sia roba da grattacieli, dove non si possono aprire le finestre, ed invece no, stiamo parlando di una differenza determinante anche per (tutte) le nostre abitazioni o uffici.
La Collega Arch. Raisa ci porta per mano a passare in rassegna la miriade di differenze, sul piano della ns salute, fra aerazione e ventilazione invitandoci tutti ad entrare, anche se un pò in ritardo e “grazie al covid” nel terzo millennio.
Il CdR
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