La transizione energetica verso fonti di approvvigionamento meno inquinanti, o addirittura non inquinanti – salvaguardando la salute di ogni essere presente e futuro, ed evitando il surriscaldamento globale – è un obiettivo che l’umanità deve assumersi oggi, senza attendere un incerto domani. A parte i risparmi che ognuno di noi potrebbe fare, che non compenserebbero le crescenti richieste di energia dei paesi in via di sviluppo, spetta alla comunità scientifica scandagliare tante strade possibili per raggiungere questo scopo, che possiamo ben definire “neutralità ambientale e climatica”. Alcune di esse sono del tutto originali, altre attualizzano tecnologie in via di sviluppo e trasformazione.
Sulla loro credibilità non sono giornalisti o politici (utilissimi per quel che è di loro competenza, i primi a fare da cinghia di trasmissione di conoscenza al pubblico, i secondi ad addossarne i costi a questo o quell’utente o contribuente) che possono dare indicazioni concrete, abituati come sono a giocare con le parole e ritenere un optional la quantificazione numerica di un qualsiasi fenomeno. In prima battuta sono gli ingegneri – poggiandosi su dati certi, se pur attinti ad altre fonti scientificamente valide – che devono darsi da fare.
Ma, a parte lo sfruttamento diretto dell’energia che ci giunge sotto forma di onde dal Sole e che in tre miliardi di anni ha trasformato un ammasso roccioso, circondato forse da gas mefitici, nella Terra quale la vediamo oggi (meglio, la vedevano un paio di secoli fa), il difficile è individuare le “bounderies” che influenzano e vengono influenzate (in positivo o in negativo) dalle soluzioni che vengono ricercate. E trarne il bilancio.
Detto questo, un plauso va alla Commissione Ecologia e Ambiente che ha intrapreso un approfondimento dei vari temi per capire non solo gli orizzonti ma anche le difficoltà da superare per raggiungerli, Perché auspicare è doveroso, sognare è bello, ma gli ingegneri sono chiamati a svolgere un ruolo concreto e misurabile nei progetti realizzabili che propongono.
Gennaro Guala
Le riflessioni allegate sono dell’Ing. Gianfranco Benzoni, Presidente della Commissione
continua la lettura:
Allegato: centrale_nucleare_green.jpg