Il 18/12/20 il CSLP ha espresso un parere sul documento “Linee Guida sulla qualità dell’Architettura”.
Lascio al lettore leggere e meditare sui vari argomenti bene illustrati nell’articolo allegato ma vorrei soffermarmi su alcuni dei punti principali contenuti nel documento e che sono entrati (finalmente!) nel dibattito scientifico: 1) L’Architettura e il paesaggio, nella loro più ampia definizione, rivestono un valore di primario interesse pubblico per la collettività e LA QUALITA’ DELL’ARCHITETTURA E’ UN DIRITTO FONDAMENTALE PER OGNI PERSONA; …. 3) Tutti i cittadini hanno il diritto di fruire di uno spazio edificato di qualità; … 8) La manutenzione di un’opera di Architettura è parte integrante e imprescindibile del mantenimento della qualità dell’Opera stessa nel tempo.
Questi enunciati, così forti, semplici, quasi banali ma, al contempo, Rivoluzionari mi evocano il forte senso di insofferenza e malessere che il costruire solo per avere un tetto ha avuto nel mio intimo per decine di anni. Prima per aver abitato in una delle centinaia di migliaia di case “abusive” e, a dir poco, “essenziali” delle borgate di Roma e poi per aver lavorato nella prefabbricazione dove per troppi anni si è pensato solo ai volumi di calcestruzzo lavorato e mai dei risultati architettonici.
Finalmente sento che l’esigenza di “Costruire” un ambiente gradevole è arrivato al sentire comune, almeno dei più sensibili, e che non dobbiamo solo investire nelle vestigia antiche, come se il costruire presente non costituisse l’ambiente del futuro nostro e dei nostri figli!
Si, Penso che questo documento meriti un ampio dibattito non solo fra gli addetti ai lavori ma anche in ambiti più “sociali” perchè stiamo parlando di un bene comune, non solo da preservare ma anche, o soprattutto, da costruire!
Livio Izzo
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