L’evoluzione del linguaggio: La Resilienza

Data:
12 Aprile 2021

Da alcuni anni la parola “resilienza” è diventata “di moda”.

Non so voi ma io non mi sento felice quando sento attribuire questo termine non all’acciaio, come siamo abituati come ingegneri, ma a qualcuno o a qualcosa cui non riusciamo a trasferire il concetto che abbiamo in testa. Mi disturba….. mi viene da pensare che stanno “scimmiottando” un termine che ha un significato (per me) estremamente preciso e che lo stanno usando senza saperne il significato…..

Beh, questo articolo del collega Giuseppe Margiotta mi ha fatto rimettere i piedi per terra, Se c’è un vuoto, sappiamo che qualcosa lo colmerà…… se c’è bisogno di coniare o tradurre un concetto per prima cosa si cerca di utilizzare quello che c’è e, se lo si usa frequentemente e da diverse fonti, la lingua si arricchisce di un nuovo vocabolo o di una nuova accezione di un vocabolo esistente….. che noi lo vogliamo o no!

E così questo articolo mi ha colpito e mi ha fatto riflettere…… noi ingegneri non abbiamo un diritto di proprietà assoluta sui termini che usiamo e, viceversa, la trasformazione del linguaggio corrisponde alla trasformazione della natura ed in definitiva: è vita!

Izzo Livio

 

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