In un seminario svolto dalla Commissione Ambiente dell’Ordine di Bergamo nel 2016 intitolato “il professionista e lo sviluppo sostenibile” così dichiaravamo in un intervento sul ruolo dell’ingegnere progettista:
“L’industria delle costruzioni è senz’altro il maggiore responsabile, diretto e indiretto, della distruzione e del degrado delle risorse naturali, della produzione e dell’accumulo di rifiuti e dell’impatto ambientale. È oramai assodato che nei progetti si pretenda l’ottimizzazione nell’uso delle risorse, la riduzione o eliminazione dei rifiuti, il miglioramento della compatibilità ambientale e, al riguardo, le regole riguardanti la conservazione e la protezione dell’ambiente diventano sempre più restrittive. Affinché l’industria delle costruzioni affronti con successo tali sfide è necessario che i principi di sostenibilità siano considerati esplicitamente e sistematicamente in tutte le fasi di progettazione e che siano sviluppate nuove tecnologie, sistemi di costruzione alternativi e materiali innovativi”.
Ora sembra che nella bozza finale della DISCIPLINA DELLE COSTRUZIONI, destinata a sostituire il DpR 380/2001, la L. 1086/1971 e la L. 64/1974, non si tratti più solo di procedure volontarie e velleitarie legate alla buona volontà di perseguire quello che con gergo comune vengono definite economia circolare e sostenibilità ambientale, parole che oramai pervadono ogni nostra azione di vita professionale.
Il nuovo TITOLO IV – SOSTENIBILITA’ DELLE COSTRUZIONI porta una vera e propria nuova disciplina da apprendere e gestire professionalmente come è stato per la Sicurezza nei Cantieri Temporanei e Mobili col D.Lgs. 494 del 1996.
L’evidenza della novità si concretizza subito nel nuovo elaborato Relazione di Sostenibilità Ambientale … che deve analizzare e descrivere i materiali utilizzati usati per le costruzioni con specifico riferimento:
- a) alla separazione dei componenti edilizi nei singoli materiali costituenti;
- b) al contenuto di materiale recuperato, riciclato o di sottoprodotti;
- c) all’uso di materiali provenienti da fonti rinnovabili;
- d) all’uso di sostanze pericolose;
- e) all’uso di prodotti legnosi provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile e responsabile;
- f) alla distanza della fonte di approvvigionamento.
- Nella Relazione di sostenibilità ambientale il progettista descrive le soluzioni adottate per migliorare le prestazioni energetiche della costruzione o per ridurre il consumo di risorse e le emissioni di gas serra durante la fase di costruzione, utilizzo e dismissione, in osservanza delle normative nazionali e europee vigenti in materia. Vengono altresì descritte le eventuali soluzioni adottate per la riduzione del consumo di fonti di energia fossile.
……
- Nella Relazione di sostenibilità ambientale … il progettista descrive le soluzioni adottate per ridurre l’impronta idrica della costruzione, sia in fase di produzione che di consumo, in osservanza delle normative regionali, nazionali ed europee vigenti in materia.
- Il progettista prevede, per ottenere una gestione efficiente della risorsa idrica, sistemi per il risparmio idrico, un corretto dimensionamento degli impianti, sistemi di trattamento delle acque reflue e la possibilità di attingere, per gli usi diversi da quelli potabili, da fonti alternative come l’acqua piovana e l’acqua proveniente da falde superficiali, laddove non in contrasto con altre forme del settore, per l’utilizzo outdoor e indoor.
Ma eccoci al cantiere:
- Al fine di garantire il perseguimento degli obiettivi in materia di conformità alle norme ambientali e di valutazione del ciclo di vita delle costruzioni è necessario che la progettazione valuti i rifiuti prodotti in fase di cantiere, in fase di esercizio, ed a fine vita della costruzione.
- La valutazione di cui al comma 1 è sviluppata mediante il Piano di gestione dei rifiuti, da redigersi nella fase di progettazione. Il Piano deve contenere:
- a) l’analisi dei materiali di risulta dalle lavorazioni che verranno prodotti durante il ciclo di vita dell’opera;
l’analisi contiene anche la verifica della possibilità in termini tecnici ed economici, con particolare riguardo ai materiali da costruzione utilizzati, di ridurre la quantità e la pericolosità dei rifiuti prodotti e di incrementare il
riutilizzo nell’ambito dello stesso cantiere o il recupero presso impianti autorizzati; dovranno infine essere analizzate le modalità costruttive più opportune per rendere più semplice ed efficace la riutilizzabilità e recuperabilità dei materiali da costruzione usati quando la costruzione giungerà a fine vita;
- b) l’individuazione per ciascuna tipologia di materiale di risulta dalle lavorazioni del possibile destino finale privilegiando, secondo i criteri di priorità nella gestione dei rifiuti, in ordine, la prevenzione, la preparazione al riutilizzo, il riciclaggio e il recupero lasciando lo smaltimento in discarica come ultima opzione …..
- c) nel caso in cui la costruzione comprenda opere di demolizione totale o parziale di manufatti, un apposito capitolo nel quale si specifichi come viene attuata la demolizione selettiva …..;
- d) l’indicazione delle corrette modalità di manutenzione e di decostruzione per garantire gli obiettivi definiti in fase di progetto nel Piano;
- e) la stima quantitativa e qualitativa dei rifiuti prodotti.
Inoltre, la demolizione selettiva diventa la norma:
- Nell’ambito degli interventi edilizi ….. le operazioni di demolizione totale o parziale devono essere effettuate in modo selettivo, con l’obiettivo di ridurre il rischio connesso con la presenza di componenti pericolose e
di massimizzare il riutilizzo o il recupero del materiale demolito.
- La demolizione selettiva si attua attraverso le seguenti fasi:
A – Indagine preliminare, che comprende:
- a) valutazione delle caratteristiche dell’edificio sia in termini di componenti sia in termini di possibili tecniche di
demolizione applicabili in sicurezza;
- b) valutazione delle criticità.
B – Azioni preliminari alla demolizione, che comprendono:
- a) attuazione delle disposizioni dettate dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 ….;
- b) rimozione delle componenti pericolose o presunte pericolose, ….;
- c) rimozione dei materiali di pregio ….. ;
- d) rimozione delle componenti riutilizzabili in modo certo nello stesso o in altro cantiere, …. .
C – Demolizione, che comprende:
- a) demolizione delle componenti rimanenti con separazione delle diverse tipologie di rifiuti;
- b) classificazione e caratterizzazione delle diverse tipologie di rifiuto, …….;
- c) deposito temporaneo dei rifiuti prodotti;
- d) avvio a recupero o smaltimento a seconda delle tipologie presso gli impianti idonei individuati in sede di integrazione del Piano dei rifiuti da parte dell’impresa esecutrice.
D – Documentazione, che comprende almeno la raccolta, in un elaborato, dei dati sui materiali e rifiuti ottenuti dalle attività di demolizione selettiva.”
E chi deve fare tutto questo?
- La valutazione di sostenibilità ambientale ….. è sempre obbligatoria …….
- … è redatta, dal progettista o da specialisti del settore, sotto forma di relazione tecnico-descrittiva e riporta, per ogni aspetto valutato, le soluzioni tecnologiche e gli accorgimenti progettuali utilizzati per il rispetto dei requisiti minimi richiesti … .
- La relazione di sostenibilità ambientale è parte integrante della progettazione esecutiva delle costruzioni e degli interventi ….. e deve pertanto rispettare i principi ed i requisiti minimi delle opere in esso prescritti.
- La relazione di sostenibilità ambientale, sottoscritta dal progettista dell’intervento, concorre alla formazione del fascicolo digitale della costruzione …..
- Ai fini della certificazione di agibilità della costruzione, di cui all’articolo 32, il direttore dei lavori attesta il raggiungimento degli obiettivi indicati nella relazione di sostenibilità ambientale.
- La Dichiarazione di sostenibilità ambientale, …. , a firma del progettista dell’intervento, attesta la conformità degli elaborati e delle opere progettate alle disposizioni adottate …. , indica lo schema di certificazione utilizzato per conseguire la certificazione di sostenibilità e specifica l’esito o il punteggio finale conseguito.
- La sostenibilità ambientale delle costruzioni è certificata attraverso l’utilizzo di protocolli di certificazione, …. che determinano l’attribuzione di un giudizio sintetico o un punteggio, che rappresenta il livello di sostenibilità ambientale della costruzione (rating system).
… la certificazione di sostenibilità ambientale di una costruzione è rilasciata dalla Regione, a seguito dell’applicazione di un processo di valutazione e certificazione ….. A tal fine le Regioni possono avvalersi di organismi di
certificazione accreditati ai sensi della normativa vigente in materia di organismi di valutazione della conformità…
- Nel caso di mancato raggiungimento del livello di sostenibilità dichiarato in fase di progetto:
- a) non sono concesse le agevolazioni o gli incentivi richiesti e l’eventuale componente di premialità volumetrica ….;
- b) la certificazione di agibilità della costruzione .. è inefficace …
Insomma, una vera e propria nuova competenza dovrà essere sviluppata ed applicata, da parte dei Progettisti, che presumibilmente farà nascere una vera e propria “professione” parallela, come è stato per la sicurezza o per la Prevenzione Incendi.
Ing. Livio Izzo
Ref. Comm. Ecologia e Ambiente
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