Il Capitolato Informativo: Una trasformazione culturale

Data:
24 Dicembre 2020

L’introduzione del BIM, nel sistema degli appalti, impone alle stazioni appaltanti un’inevitabile trasformazione di tipo organizzativo e culturale, nella gestione dell’intero processo di realizzazione dell’opera (progettazione, verifica, affidamento, esecuzione, collaudo e gestione).

La gestione del processo di realizzazione di un’opera mediante BIM presuppone, infatti, una committenza altamente qualificata e un percorso di apprendimento e di crescita dei RUP/Project Manager, e più in generale della stazione appaltante, al fine di definire una domanda sempre più qualificata e precisa da parte della PA.

L’aspetto più importante per la buona riuscita di un processo di realizzazione di un’opera non è tanto la “centralità del progetto”, ma la “centralità e la qualità della Stazione Appaltante”, fondamentali nelle fasi di progettazione e di gara, ma ancor più nella fase di esecuzione dei lavori. Durante le fasi di realizzazione, infatti, si passa dal PROGETTO (teoria) all’OPERA COSTRUITA (pratica), con l’intervento di una serie di soggetti terzi quali l’appaltatore, i subappaltatori, la direzione dei lavori, i coordinatori per la sicurezza, gli enti

gestori, ecc. che possono influenzare pesantemente le scelte progettuali e, quindi, l’esito del procedimento stesso.

È il committente, infatti, che definisce in primis le regole per la fase di progettazione e successivamente per le fasi di esecuzione e di gestione dell’opera. Regole legate, fino a oggi, alla progettazione tradizionale e alle buone prassi esecutive, con l’introduzione del BIM sono volte alla definizione di paletti per la creazione del modello digitale e per la sua trasformazione e gestione in tutte le fasi nell’arco del ciclo di vita dell’opera.

Al fine di ottimizzare al massimo i benefici legati all’introduzione del BIM sarebbe opportuno che le stazioni appaltanti cogliessero l’occasione per la digitalizzazione non solo del progetto (modello BIM vero e proprio), ma dell’intero processo, puntando a una sempre maggior informatizzazione del complesso patrimonio informativo che gravita attorno all’opera,finalizzata a un sempre miglior utilizzo del dato digitale. Inoltre, l’indirizzo metodologico di approccio al BIM potrebbe essere notevolmente implementato inserendolo in un tema più ampio come quello del Project Management.

 

Commissione BIM – Ordine Ingegneri di Torino

Gruppo di Lavoro

Ingg. Claudio Trincianti, Alberto Rajevich, Sergio Ronco

 

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