Ormai da diversi anni molti di noi si interrogano su quale dovrà essere il futuro del sistema ordinistico, in particolare quello che regola gli ingegneri italiani. Ci domandiamo come strutturare l’attività degli Ordini in modo che possano rispondere al meglio alle esigenze degli iscritti, in un mondo contemporaneo che procede ad altissima velocità e che determina continui cambiamenti. Volgiamo, insomma, lo sguardo in avanti. Tuttavia, nel fare questo non possiamo ignorare gli avvenimenti del passato. Non possiamo, ad esempio, evitare di chiederci perché, ad un certo punto, gli ingegneri italiani avvertirono l’esigenza di creare un loro Albo e quali e quante battaglie politiche dovettero affrontare per raggiungere i loro obiettivi. Come e perché si arrivò alla creazione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e ai Consigli delle altre professioni. Quali sfide si ponevano allora gli ingegneri italiani e cosa fecero concretamente per vincerle. Quali sono state, nel corso degli ultimi cento anni, le maggiori esigenze degli iscritti all’Albo, cosa è stato fatto per soddisfarle e quali analogie si riscontrano con la realtà contemporanea. La risposta a queste ed altre domande offre, a chi è chiamato ad assumere la responsabilità del governo del sistema ordinistico, importanti elementi per comprendere quali potranno essere le migliori strategie per affrontare le prossime sfide della categoria.
Per questo motivo il Consiglio Nazionale ha avviato da tempo iniziative per assicurare alla categoria la conoscenza, anche critica, del proprio passato, soprattutto sugli aspetti “politici”, che coinvolgono spesso l’attività di altre associazioni ed organizzazioni degli ingegneri, ma anche di altre professioni. Il lavoro svolto è stato notevole, avviato alcuni anni fa chiedendo agli Ordini ed agli iscritti, alle associazioni di categoria, alle università, etc., documenti, libri, giornali, riviste, fotografie, per acquisire quelle informazioni necessarie per avere un quadro complessivo di quanto avvenuto a partire dalla fine dell’800. In questa logica l’impegno si è concretizzato anche nella costituzione della Biblioteca del Consiglio Nazionale, finalizzata soprattutto a raccogliere documenti su temi politici ed istituzionali più che tecnico-scientifici, e la collaborazione con l’AISI (Associazione Italiana di Storia dell’Ingegneria, nata nel 2004) che, a partire dal 2006, ha organizzato con cadenza biennale il Congresso Internazionale di Storia dell’Ingegneria, che, curato dal Prof. Ing. Salvatore D’Agostino, collega esperto ed CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI Protocollo U-ss/4914/2022 del 20/05/2022 appassionato cultore della materia, ha prodotto tantissimi documenti e studi, raccolti in splendidi volumi.
A coronamento di questa attività, è nata la decisione di pubblicare la Storia degli Organi di Rappresentanza Istituzionale degli Ingegneri, che abbiamo intitolato “Ingegneri e Rappresentanza”. Scritta da Antonio Felici, con la collaborazione e la prefazione del Presidente Armando Zambrano, l’opera, articolata in 3 volumi, partendo dal lungo percorso che portò alla creazione dell’Albo, ricostruisce in maniera analitica l’attività del massimo organismo di autogoverno della categoria degli ingegneri italiani. Nel primo volume, in particolare, sono ricostruiti tutti i tentativi di creare un organo unitario di rappresentanza degli ingegneri italiani a partire dal 1875, fino al raggiungimento del complicato traguardo con la legge istitutiva del 1923. Dopo l’analisi del periodo fascista, nel corso del quale la tenuta dell’Albo fu appannaggio dei Sindacati e i previsti meccanismi di autogoverno della categoria furono congelati, l’opera prosegue con la ricostruzione storica della nascita del CNI e con l’analisi sistematica della sua attività fino ai tempi recenti, attraverso l’approfondimento specifico delle singole consiliature. Il libro, inoltre, analizza in dettaglio l’andamento di tutti i Congressi Nazionali organizzati dal 1948. Sono presenti, inoltre, numerosi box di approfondimento dedicati alla descrizione degli scenari politici per ciascun periodo di riferimento e all’approfondimento di temi e progetti di particolare rilievo.
L’opera, infine, contiene una corposa raccolta di documenti pubblicati in appendice. Pertanto, nei prossimi giorni il CNI provvederà ad inviare copie della pubblicazione agli Ordini territoriali ed alle Federazioni. Altre copie saranno inviate alle altre professioni ed a importanti rappresentanti istituzionali. In allegato a questa circolare, inoltre, inviamo copia dell’opuscolo distribuito in occasione della celebrazione del recente convegno di Storia dell’Ingegneria, tenutosi lo scorso 16 maggio a Napoli, e giunto alla 9a edizione, che affronta in maniera sintetica il tema “Ingegneria e rappresentanza” e che è stato oggetto della relazione presentata dal Presidente Armando Zambrano.
Infine, è intenzione del Consiglio presentare l’opera in occasione di un convegno specifico cui saranno invitati i rappresentanti degli Ordini Territoriali, delle Federazioni e Consulte e di importanti istituzioni nazionali.
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
(Ing. Angelo Valsecchi)
IL PRESIDENTE
(Ing. Armando Zambrano)
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